mercoledì 11 giugno 2008

"Senza impegno e regole chiare non resto"

Claudio Simoni detta le condizioni per la prossima stagione. "Senza queste - avverte - pronto a lasciare".


di Bonimba


Albano, 11 giu - Archiviato il campionato si pensa già alla prossima stagione, ma in casa della Lucky Junior il futuro è ancora tutto da scrivere. Dopo una stagione di alti e bassi e il mancato raggiungimento dell'obiettivo 'trenta punti', la permanenza di Claudio Simoni sulla panchina dei gialloblu è tutt'altro che scontanta. Per restare il tecnico chiede garanzie ben precise, senza le quali è pronto a lasciare la guida della squadra.

Mister, a campionato finito in genere si tracciano bilanci, ma adesso la domanda è un'altra: resta anche il prossimo anno?

Vediamo. E' ancora tutto in alto mare.

Come mai?

Perchè c'è ancora da discutere, ci sono ancora da definire alcuni aspetti.

Quali?

Quelli che ritengo fondamentali. Servono regole chiare e precise, senza le quali non si può lavorare. Perchè è inutile dire 'giochiamo' se poi in allenamento ci si presenta in ritardo, in sei-sette, o non si corre. Se non si corre in allenamento come si può pretendere poi di farlo la domenica? Io capisco che ci sono persone che lavorano, che ognuno ha i suoi impegni e che si gioca in terza categoria. Va bene il gruppo di amici, ma quando si prendono degli impegni poi questi vanno onorati.

Sta dicendo che serve maggiore serietà?

Serve un maggiore impegno. E delle regole di base imprescindibili senza le quali non resto.

Ne ha parlato alla squadra e alla società?

Stiamo valutando, ma su una cosa sono stato chiaro: voglio un gruppo di almeno tredici-sedici persone che rispetti gli impegni, che sia sempre presente in allenamento, che dia il cento per cento sempre. Non voglio altro, ma senza queste condizioni non torno ad allenare.

Tono da aut aut...

Lo è, ma non deve essere interpretato come una minaccia. Ripeto: va bene essere una squadra amatoriale, va bene giocare per divertirsi e passare il tempo, ma senza impegno e professionalità non si va da nessuna parte. E Claudio Simoni non serve a niente. A questa squadra, se la squadra non ci mette volontà e impegno, io servo a poco. Per lavorare in un certo modo occorre che ci siano innanzitutto i presupposti, ma questi non li deve garantire l'allenatore, li deve garantire la squadra. Poi spetta all'allenatore costruire il gruppo, dargli una preparazione tecnica...Ma questo è un altro discorso. Qui i ragazzi si autofinanziano, mensilmente versano un quota. E' come se pagassero il mese, che so, alla piscina, alla palestra. Ma in genere quando uno paga la palestra poi ci va, mentre qui agli allenamenti c'è chi non viene, chi viene una o due volte, chi si arriva in ritardo. Così non ha molto senso. Come si può ragionare in termini di squadra quando in allenamento bene che va se si è in nove, nemmeno il numero per l'undici da schierare la domenica?

Sta dicendo che vuole una maggior presenza?

Si. Voglio un gruppo ben definito che sia presente. Quest'anno abbiamo perso partite incassando cinque, sei gol. Che vuol dire? Che la squadra non è presente in campo. E perchè non è presente in campo? Perchè non è presente quando si dovrebbe allenare. E perchè non si presenta all'allenamento? Vedi, se l'atteggiamento è questo io servo a poco e la Lucky Junior continuerà a fare campionati da quindici-venti-venticinque punti. Poi anch'io, avendo i miei impegni lavorativi, posso saltare degli allenamenti, ma al mio posto c'è qualcun altro con cui doversi impegnare allo stesso modo. A nessuno piace perdere, e c'è stato un momento in questa stagione dove la squadra ha perso ogni domenica, e i ragazzi erano tutt'altro che divertiti. Quello che dico è : perchè non provare a fare un campionato da quaranta punti, prendendo meno gol e divertendosi di più? Non pretendo di vincere il campionato, ma di disputare una terza categoria che sia con la “c” maiuscola. Ma devono volerlo prima di tutto loro. Se loro vogliono questo bene, altrimenti vado via.