sabato 12 luglio 2008

Senza serietà e impegno, rimaniamo a casa

Niente torneo estivo, non si è riusciti a tirare fuori le otto squadre. Questo vuol dire che presidente e vicepresidente hanno tirato fuori più di mille euro per la Lucky che non rientreranno. Detto questo pensiamo all’anno prossimo. Fino a oggi ci siamo incontrati con mister Claudio in vista della prossima stagione, siamo fermamente convinti che bisogna migliorare (sia dal punto di vista del gioco che dell’organizzazione) e per farlo ci sarà bisogno di un maggior impegno da parte di noi tutti. A breve manderemo le lettere con la convocazione per l’inizio della preparazione, nelle lettere verranno specificate anche le condizioni per la prossima stagione. Dopo sei anni è giunto il momento di fare un salto di qualità e per farlo abbiamo bisogno dell’aiuto di Claudio, ma anche di un maggior impegno e serietà da parte di noi tutti. Senza impegno e serietà il progetto Lucky è destinato a morire, molti di noi però ci hanno creduto e ci credono tuttora, per questo faccio appello alla volontà di tutti: la Lucky fin dalla nascita ha avuto bisogno di ogni singolo giocatore per sopravvivere e crescere, molti di noi ci hanno messo volontà, sacrificio e soldi e sono sicuro che nessuno voglia vedere fallire questa creatura che per anni abbiamo visto crescere e che ci ha unito. Quando siamo nati, nessuno credeva che la squadra sarebbe riuscita a portare a termine la stagione, ne abbiamo portate a termine 6 e quest’anno per il terzo anno siamo tra le tre squadre più corrette della Provincia di Roma nella classifica della coppa disciplina. Chi di noi ricorda i primi anni, in cui ci cucivamo i fratini da soli e ci allenavamo con i palloni presi con i punti dell’Ip, sa quanta strada abbiamo fatto… ripartendo da quanto di buono c’è stato, il settimo anno deve essere quello di un nuovo passo in avanti, la Lucky non può più trascinarsi, deve cominciare a camminare, per questo chi di noi ancora crede nel progetto Lucky e è disposto a farlo crescere col proprio impegno e il proprio sacrificio è ancora il benvenuto… per tutti gli altri, ci dispiace, non c’è più posto.