lunedì 30 marzo 2009

Dilettanti. Risultati terza categoria girone C provincia di Roma


Archiviata la ventunesima giornata del campionato dilettantistico di terza categoria. Nel girone C della provincia di Roma vincono le prime della classe, con il Frascati Big M. che passa a valanga a S. Giovanni (4-9 il finale) e il Villa Ada che ottiene la quinta vittoria consecutiva ai danni dello Sporting Genzano, alla seconda sconfitta di fila dopo il ko interno patito domenica scorsa. Terzo risultato utile consecutivo, invece, per lo Sporting Morena, che con la vittoria casalinga sul Res Castello mette insieme 8 punti nelle ultime tre gare. In coda cade la Lucky Junior, battuta in casa dallo Zarlenga portuense.

In settimana recuperato Res Castello-Lamaro X municipio, incontro della 17esima giornata. Vittoria di misura per i padroni di casa.
I risultati:
Amat S.Giovanni – Frascati Big M. 4-9
Colli portuensi – Lamaro X municipio 3- 0
Lucky Junior – Zarlenga Port. 1-2
Sporting F. Roma – Atl. Grottaferrata 1-2
Sporting Trigoria – Team Nuova Florida 1-0
Sporting Genzano – Villa Ada 0-1
Sporting Morena – Res Castello 5-3


* una partita in meno. Da recuperare Colli portuensi-Villa Ada, incontro della 19esima giornata

Un fischione!




spero che domani finisca il mondo

sabato 28 marzo 2009

http://www.youtube.com/watch?v=VnUrJGVd_KA

Quello che importa è grattarsi sotto le ascelle...

Ciao ragazzi, copio questa citazione senza svelarvi l'autore... trovatelo!! Innanzi tutto un affettuoso saluto al buon Di Vanna, ma con un consiglio incorporato, pensace bene, quando esci da quel rettangolo minimo minimo so 2 anni de depressione (guarda Pessotto)!!
Per il resto cosa aggiungere, NON MOLLATE, tutto vero o quasi, ma la Lucky va preservata, è qualcosa che esce dagli schemi, è un quadro di Picasso quando Picasso non era nessuno, sarà la famosa crisi del settimo anno, ma quello che importa davvero è continuare a grattarsi sotto le ascelle!!!!
Forza ragazzi e tieni duro presidente!!!

Il Bomber de n'a vorta.

venerdì 27 marzo 2009

Ricordi e speranze...


Che dire ragazzi il solo pensare che l'anno prossimo non ci sia la Lucky onestamente mi fa veramente strano. Avete presente l'ultimo giorno di scuola dopo la maturità quando saluti i compagni dicendo "dai mi raccomando teniamoci in contatto"... ma in fondo dentro di te sai benissimo che non sarà così. Tulle le cose per natura hanno un'inizio ed una fine è inevitabile.

Onestamente credevo e credo tutt'ora che la nostra squadra potesse andare avanti a lungo, magari un giorno saremo stati anche noi i "Ciolfi" della squadra... (senza offesa grande Gigi!!). Vedere nuove leve amare questa squadra come l'abbiamo fatto noi nonostante tutto e tutti (come dice Marco). La gestione di una squadra senza sponsor dietro è veramente dura ed ho sempre apprezzato lo sforzo fatto sia da Marco che da Fabio. Anche io magari potevo fare di più lo ammetto però mi sento a posto con la mia coscienza, se c'era da pagare mi sembra che ho sempre partecipato senza chiedere in cambio nulla (vedi le tute, borse etc).

Di questi tempi dover sostenere anche spese extra come queste penso sia difficile per tutti ma è anche vero che nella vita le cose belle non abbiano prezzo. Quanto valutereste tutti quei momenti che si è vinto, perso, faticato insieme... oramai cominciamo ad essere tutti "grandi" e sono sicuro che rimpiangeremo quei momenti.

Pertanto amici miei la speranza è che la squadra possa in qualche modo sopravvivere con nuovi stimoli e nuove prospettive.

Il motto è sempre quello : "AVANTI LUKCY!!!"


Un abbraccio forte a tutti quanti i compagni di squadra!!


Roberto

minima apologia per un peccato capitale


Se il buon Bonimba ha scritto ciò che avete letto è perché, come ricorda il Presidente, siamo un gruppo di amici e fortunatamente non abbiamo paura di dirci la verità. Detto questo, se pure il contenuto del suo post è veridico, resta il fatto che qui, scimmiottando il registro delle peggiori colonne sportive, si gioca a toccare toni che non ci appartengono.
Sono sicuro che né Vincenzo né Raoul abbiano problemi personali con la dirigenza. Non sono affari miei e non me ne occuperò. Per quanto riguarda le mie dichiarazioni invece sono convinto di dover dare qualche spiegazione.
La mia decisione di smettere di giocare con la Lucky non ha nulla a che vedere con l'andamento del campionato, con le panchine che mi sono meritato durante l'anno e in un certo senso neppure con le presunte mancanze della società. Se qualcuno mi conosce sa perfettamente quanto tenga alla nostra squadra. Non lascerei mai che un qualsiasi elemento estraneo alla mia personale volontà mi influenzi in una scelta tanto drastica come quella di abbandonare la Lucky. Scegliendo di smettere decido in base alla mia coscienza, non in virtù del comportamento del Presidente, di magliette da indossare fradice alla domenica o del poco spazio in campo.
Fino ad oggi mi ha spinto il fascino di incontrare persone speciali; la magia di scoprire come lo sport possa tenere insieme ed unire persone molto diverse; sentirmi apprezzato (chiaramente non come calciatore). Quest'anno i miei momenti migliori sono stati bestemmiare contro una caldaia che non si voleva accendere insieme a Fabione e il dopo allenamento con Nicola, Simone, Cristiano e Fabio. E' stato bello anche vedere in Paolo la speranza di un ciclo che si rinnova (un ciclo di rinnovate batoste, chiaro). Soprattutto mi ha riempito di orgoglio vedere persone che potrebbero trovare posto in qualsiasi squadra più dignitosa rimanere fedeli ai nostri colori. Presuntuosamente mi dico che se Giovanni (piuttosto che Matteo, Davide o chiunque tra i calciatori), non ha ancora preso il largo è anche merito di quelli come me, che magri giocano meno ma sanno stare in compagnia. Ancora, scoprire l'attaccamento di Bellucci mi ha commosso, davvero.
Purtroppo, tutto questo, per me, non è più sufficiente. Non che abbia pretese di trionfi e serti di alloro, il punto non è questo. Quando ho detto che il problema principale della nostra squadra è la latitanza della Società non ho svelato nessun segreto. Lo ribadirei mille volte.
Vincere non è in questione, non abbiamo mai vinto un cazzo, ci piacerebbe toglierci qualche soddisfazione, ma non siamo li ad allenarci per i sogni di gloria. Molti non lo sanno, eppure anni addietro qualcuno voleva comprare la società e pagare un titolo di seconda categoria. Chiaramente avrebbe tenuto solo 4 o 5 giocatori della rosa, così ci siamo seduti ad un tavolo, ci siamo guardati in faccia e abbiamo votato: 18 voti su 19 furono contrari alla proposta. Non avevamo bisogno di meriti non nostri, avevamo bisogno di stare insieme. Oggi è come allora. Sono cambiati i giocatori (quasi tutti), ma la sostanza è la stessa, è la Lucky. La differenza sta nell'attaccamento, nella costanza negli allenamenti, nella puntualità. Tutte cose che non esito ad imputare all'assoluta assenza di organizzazione, non ai singoli. Sono sicuro che tutti quelli che fanno tanta panchina preferirebbero non scendere in campo, piuttosto che essere utilizzati come scelta obbligata per carenza d'organico, perchè tutti vorremmo fare la nostra parte sicuri della fiducia di compagni e allenatori. Noto però che la partecipazione scema ogni volta che vengono mandate in campo persone che non si allenano da settimane, che i palloni mancano agli allenamenti, o che non si riesce a fare una benedetta lavatrice per ripulire le mute da gioco prima di un incontro. Chi si allena poco non è incentivato a farlo; chi si allena e si vede costantemente scavalcato (non è il mio caso, io le mie possibilità le ho avute), perde di motivazione; chi si sacrifica per venire puntualmente ogni martedì e giovedì si incazza perché non trova i palloni, non trova i compagni per fare un allenamento decente ecc...
Con queste condizioni è normale che si fatichi ad arrivare a fine campionato.
Detto questo non ho intenzione di gettare la croce sulle spalle di Marco, che se ha peccato è stato solo di onestà. Avrebbe potuto dire che non ci arrivava più, che per quest'anno aveva bisogno di un cambio alla dirigenza. Magari ci saremmo organizzati diversamente, magari no. Sinceramente non credo che avremmo trovato una soluzione migliore, ed è esattamente per questo che decido di mollare. Passare un'altra stagione ad incazzarmi non ci sto. Faccio fatica a seguire gli allenamenti, e giocare la domenica all'ora di pranzo mi costa. Se faccio qualcosa, se mi impegno in qualche cosa, pretendo di farlo in un contesto decentemente serio. Alla Lucky ormai il disorientamento è totale e l'unica cosa giusta da fare sarebbe quella di rimboccarsi le maniche e prendersi carico di tutte quelle faccende a cui Marco non può fare fronte. Dovrei farlo io per primo. Io che probabilmente mi lagno più degli altri. Non lo faccio, non lo farò. Per questo, da ora smetterò di parlare della gestione della squadra, penserò ad allenarmi e a godermi i miei ultimi scampoli di Lucky.
Un'altra annata come questa mi guasterebbe il sangue, di aiutare il Presidente non ho intenzione, per cui, per non scivolare nell'ipocrisia e nell'accidia, fra sei settimane smetterò di giocare (ginocchio permettendo).
Abbandono il gioco, non gli amici.


P.S.

Delle questione economica e dei buffi non voglio nemmeno parlarne. Devo alla squadra (non alla società), l'importo del mese di marzo e nient'altro. Per il resto credo di dovere a Fabione un grande grazie.

Da dietro le sbarre


Ok, 2 parole, 2. Ho letto oggi il post sul blog e mi sono preso qualche ora per pensare se rispondere e soprattutto cosa. Ancora adesso che scrivo non so bene dove mi porterà questo post, ma sicuramente non voglio rimanere in silenzio. Cominciamo con i “non è vero”. Non è vero che fra me e Raoul ci siano stati degli screzi, o almeno a me non sono arrivati. Non è neanche vero che ho degli screzi con Mancinelli, verso Mancinelli che continuo a considerare un amico ho delle colpe che ho intenzione di sanare con la mia faccia e il mio portafoglio. Passo quindi alle colpe, le mie, dalle quali, nonostante i miei mille difetti non sono mai fuggito: quest'anno non sono riuscito a dedicare il tempo e soprattutto la testa dovuti alla Lucky (come non sono riuscito a farlo con le persone a cui tengo) e nessuno se ne rammarica più di me visto che la Lucky non solo rappresenta 7 anni della mia vita ma anche buona parte delle mie migliori amicizie e gran parte di sogni condivisi. Tante crisi abbiamo dovuto superare e mai a nessuno è stato chiesto da parte mia di dare più di quello che riusciva. Non è stata chiesta più bravura a chi non ce l'aveva né più tempo a chi era impegnato né più soldi a chi non poteva darne. In 7 anni, dicevo, abbiamo affrontato e superato crisi di cui molti neanche sanno. Sacrifici tanti, delusioni molte, eppure ne valeva la pena perché c'era un posto dove non si era mai soli. Ebbene, nel mio cuore quel posto ancora c'è, ma mai mi sono sentito solo come in questo momento. Non quando mi sono trovato senza lavorare a dover coprire i “buffi” lasciati nella Lucky da alcuni che oggi attaccano, centinaia di euro rimborsati a chi di dovere facendo lavori estivi. Non quando i risultati non venivano e neanche i giocatori ad allenarsi. E nemmeno quando mi sono distrutto il ginocchio e ho dovuto di fatto smettere di giocare. Mai, mai mi sono sentito in difetto. Sei anni in credito. Nonostante le difficoltà, nonostante i difetti. Sei anni spesi giorno dopo giorno per la Lucky (e chi mi ha vissuto affianco lo sa), per quello che io vivo e voglio continuare a vivere come un gruppo di amici. Quest'anno sì, mi sento in difetto, ma ancora più mi sento solo, sento che i sacrifici di sei anni di vita mi hanno portato a dover leggere questo post. Sento che tutte le volte che ho messo la faccia per un gruppo che poi non ha mantenuto le promesse non è poi servito a molto se poi, quando io non mantengo, il gruppo mi lascia da solo. Ma nessuno è obbligato a coprire le colpe degli altri, non ero obbligato io “ieri” quando mi sono fatto carico di colpe non mie, non è certo obbligato il gruppo “oggi” a farsi carico delle mie mancanze. A pensarci bene, per fortuna nella Lucky, nessuno è “obbligato” a fare niente. Chi rimane, rimane perché vuole, chi vuole capire, capisce perché vuole, chi vuole ricominciare, ricomincia perché vuole. Forse, è come nell'amicizia, quando non si scarica un amico che rimane in difficoltà, quando si cerca, in tutti i modi di rimanere affianco alle persone a cui vogliamo bene e se ne prova a uscire insieme. Non chiedo la carità a nessuno, neanche questo, mi appartiene. Chi rimarrà per rinascere, rimarrà perché lo vuole, io non mollo, perché devo tanto alla Lucky, perché l'unico modo per espiare le proprie colpe è con i fatti e non con le chiacchiere... ognuno guardi le sue colpe in 7 anni di Lucky e, se vuole, rimanga con me per uscire dall'ennesima crisi. Per tutti quelli che non hanno colpe, non preoccupatevi, nella Lucky ci sarà la possibilità di sbagliare ancora per 20 anni... forse farà in tempo persino Roby a fare gol...
Marco

giovedì 26 marzo 2009

FORZA RAGAZZI!!


Anche se non posso essere presente vi seguo sempre e leggo i post del nostro blog.
Onestamente sento molto la mancanza (anche se giocavo poco!!) del campo, del pallone, ma soprattutto dei compagni di squadra.
Gli anni passati alla Lucky, nonostante le sconfitte, sono stati veramente qualcosa di speciale. Nonostante le mille difficoltà, i mille problemi c’è stata sempre e comunque la voglia di andare avanti di riprovare ogni anno. Questo perché c’era un rapporto che credo andasse oltre il semplice ritrovarsi insieme in campo per gli allenamenti o per la partita.
Leggere l’articolo dell’addio di Di Vanna mi ha fatto veramente dispiacere in fondo prima o poi speravo di ritornare a giocare con la Lucky (e segnare sto benedetto primo gol!!).
Io credo però che a questo punto se si voglia continuare con questa squadra bisogna veramente fare le cose sul serio, molti di noi hanno abbandonato proprio a casa della disorganizzazione. Non si chiede certo di avere dietro una società di alto livello, ma quantomeno la presenza. In fondo in campo credo sia lo specchio dello stato della società, senza una “testa” funzionante le gambe non vanno. Questo non è un mio attacco diretto a Marco oppure al mitico Fabione (o chi altro voleteo voi), considerando soprattutto che per lavoro non posso essere con Voi anche questo anno. Sono solamente considerazioni del fatto che una realtà come la nostra è una cosa difficile da trovare all’interno del calcio, eravamo veramente una squadra di amici. A me non importava più di tanto se giocava tizio o caio, a me importava che la squadra vincesse e che ci divertivamo sia fuori che dentro il campo (soprattutto).
Pertanto spero che la squadra non scompaia l’anno prossimo e che magari si riesca in qualche modo a proseguire quest’avventura tutti insieme. Sicuramente siamo diventati tutti più “grandi” ed i problemi aumentano, capisco quindi che stare dietro anche a queste cose è difficile.
E poi parlamose chiaro fateme fa stò primo gol con la Lucky.
Ragazzi miei forza e coraggio!!!
Grande Lucky

Roberto Bellucci

mercoledì 25 marzo 2009

Di Vanna: "a fine stagione lascio". Sotto accusa la presidenza.

"E' il problema più grande della squadra". E Giorgi rincara la dose: "Società assente"
La squadra perde pezzi e pazienza, quale futuro per la Lucky Junior?

di Bonimba

Roma, 25 marzo - “Per quanto mi riguarda questo è il mio ultimo anno di Lucky Junior”. Riccardo Di Vanna dice basta: dopo sette anni lascia la Lucky. Scarpe appese al chiodo? Non si sa, lui non lo dice, e nessuno glielo chiede. Perché a colpire non è l’inattesa rivelazione, quanto lo sfogo sotteso- e neanche tanto-a queste parole. Il tono con cui annuncia il suo addio è carico di palpabile amarezza. Amarezza per come la sua storia con la Lucky Junior si è consumata, o peggio, per come si è dissolta come neve al sole. “Ci sono persone che si allenano una volta ogni tre settimane e che sistematicamente vanno in campo, mentre chi si allena costantemente finisce in panchina”. Problema di spogliatoio quindi, di quelli che si creano ogni domenica quando il mister deve prima compilare la lista dei convocati, e successivamente, di chi scende in campo. Ma non è solo questo: quello dell’undici più o meno titolare è la punta di un iceberg che ha nella presidenza “forse il problema maggiore e principale della squadra”. Parole dure, taglienti, le sue. Rivolte a chi, una volta, era compagno di vita, e non solo sul campo.
Ma ad essere in rotta di collisione con la dirigenza non è solo Di Vanna. Anche ‘Paolone’ Giorgi non risparmia critiche a Marco Fortini: “E’ mai possibile che gli altri hanno tutti il completino e noi invece andiamo in campo con maglie senza numeri, calzoncini diversi gli uni dagli altri e calzettoni di colore variabile da giocatore a giocatore? Anche questo denota l’assenza di una società alle spalle della squadra”. Nervi e rapporti tesi in casa Lucky Junior, con gente pronta a lasciare e altra che resta, per ora, tra mugugni e malumori. E non è un caso: quella ancora in corso doveva essere la stagione per un rilancio in grande stile dei gialloblu, che secondo i programmi avrebbero dovuto disputare “una buona terza categoria”, un campionato “da quaranta punti”. A sei giornate dalla fine, invece, la Lucky Junior è ultima in classifica, con appena un quarto dei punti che dovrebbe avere a stagione finita, e si fa fatica a credere che alla fine potrà essere racimolata anche solo la ‘quota venti’. Una situazione deficitaria che non si spiega con le sconfitte sul campo: appare evidente che la Lucky perde soprattutto fuori dal campo e nel proprio spogliatoio, con i più che logici riflessi sportivi.
Con Lombardi out (a proposito: in bocca al lupo e auguri di pronta guarigione!), Biancotti che si dice abbia avuto anche lui scontri con il presidente e con Mancinelli che da tempo non frequenta più gli uffici presidenziali per screzi passati, è sempre più grande ed evidente la scollatura tra giocatori e società. Non è che oltre alla carriera in gialloblu di Di Vanna è finita anche la favola della Lucky Junior? Le risposte dovrà darle Marco Fortini, ammesso che ci sia ancora un presidente e, soprattutto, qualcuno disposto ad ascoltarlo.

lunedì 23 marzo 2009

Dilettanti. Classifica terza categoria Girone C Roma dopo venti giornate

Atl.Grottaferrata - Sporting Genzano 2-1
Frascati Big M. – Colli portuensi 4-2
Lamaro X municipio – Sporting Trigoria 4-2
Res Castello – Lucky Junior 4-0
Team Nuova Florida – Sporting Morena 1-1
Villa Ada – Amat. S.Giovanni 9-0
Zarlenga port. - Sporting F. Roma 0-1
* una partita in meno. Da recuperare Colli portuensi- villa Ada della 19esima giornata e Res Castello-Lamaro X municipio della 17esima.

domenica 22 marzo 2009

martedì 17 marzo 2009

Che Sfiga Spadino!

Non c'è nulla di più brutto che sbagliare un goal per una punta vera, come Spadino.
Anzi forse qualcosa di più brutto c'è: infortunarsi dopo un folle fallo commesso da egli stesso ai danni di un esile ma ferreo terzino destro. Frattura della tibia per Luca, mesi di stop, campionato finito.
Ci auguriamo tutti che tu possa tornare a simulare e a segnare il prima possibile!
Forza Luca, Forza Lucky

p.s. All'andata contro la medesima squadra ha rischiato molto di più di una frattura della tibia, fortunatamente pagò lo scotto soltanto la mercedes paterna. Il prossimo anno vatte a fa na gita al mare o vedite un film al cinema Spada, invece de gioca contro il Nuova Florida.

lunedì 16 marzo 2009

Girone C. Risultati e classifica

Amat. S. Giovanni – Atl. Grottaferrata 1-2
Colli portuensi – Villa Ada DA RECUPERARE
Lucky Junior – Team Nuova Florida 2-1
Res Castello – Zarlenga Port. 3-0
Sporting Trigoria – Frascati big M. 1-1
Sporting Genzano – Sporting F. Roma 1-0
Sporting Morena – Lamaro X municipio 2-1


* una partita in meno. Da recuperare anche Res Castello – Lamaro X municipio, incontro della 17esima giornata.

domenica 15 marzo 2009

Lucky, dieci e gode

Contro il Team Nuova Florida è 2-1 per i gialloblù, che conquistano i primi 10 punti del campionato e festeggiano la prima vittoria casalinga della stagione

di Bonimba

In settimana qualcuno l’aveva detto: “domenica si vince facile”. Alla fine tanto facile vincere non è stato, ma i tre punti la Lucky Junior se li porta a casa lo stesso, e alla fine conta questo. Contro il Team Nuova Florida i gialloblu si concedono quello che all’andata non erano stati in gradi di prendersi: una vittoria contro una formazione che, a dispetto dei suoi 28 punti in classifica, non ha nulla da invidiare ai ragazzi vittoriosi oggi. Finisce 2-1, con match deciso da un calcio di rigore (peraltro all’ultimo secondo utile): sembra la riedizione dell’incontro dell’andata, ma a maglie e campi invertiti. Vero è che sul dischetto non va Carletti (il giocatore del Team Nuova Florida che all’andata decise proprio su rigore, ndr) ma Moretti. Tiro e gol, con l’arbitro che fischia la fine: rete, gioco e incontro, per dirla in termini tennistici. Così la Lucky Junior coglie la prima vittoria casalinga stagionale e raggiunge finalmente il punteggio a “doppia cifra” in classifica. Dieci punti, e grazie alla contemporanea sconfitta dello Sporting Fortitudo Roma (0-1 patito a Genzano contro lo Sporting) si porta a una sola lunghezza dal penultimo posto. E’ iniziata la risalita? Attenti a dirlo, perché domenica prossima si va a giocare in casa del Res Castello, quarta forza del campionato con 32 punti (e una partita da recuperare). E se non è stato facile vincere contro gli ardeatini oggi, non sarà certo più semplice con gli avversari della prossima giornata. Ma una cosa è certa: la Lucky se la giocherà con 3 punti e tante motivazioni in più. E allora, ForzaLucky!

lunedì 9 marzo 2009

18esima giornata: risultati e classifica

* una partita in meno
Atl.Grottaferrata - Colli portuensi 0-1
Frascati Big M. - Sporting Morena 2-0
Lamaro X municipio - Lucky Junior 4-0
Sporting F.Roma - Amat. S. Giovanni 1-1
Team Nuova Florida - Res Castello 2-4
Villa Ada - Sporting Trigoria 3-0
Zarlenga port. - Sporting Genzano 0 -3

martedì 3 marzo 2009

C'mon Lucky!




Daje lucky cor veleno!!