sabato 17 dicembre 2011

Grinta, volontà... e sono sette

Grinta, volontà e spirito di gruppo. C’è voluto questo per strappare il 2 a 1 casalingo che fa salire la Lucky a 7 punti… ma che fatica! C’è ancora tanto, tanto da lavorare ma si vedono i primi risultati, sia nella squadra che comincia a giocare insieme, sia nei singoli, alcuni dei quali stanno crescendo in maniera esponenziale. Due esempi tra tutti Matteo Ciccognani e Flavio Macaco Lattarini, i due si stanno conquistando la fascia sinistra e la stima di tutti i compagni. Ci tengo a salutare l’arrivo di un’altra risorsa fondamentale: Andrea Tazza. Andrea già dall’ultimo allenamento si è fatto carico di aiutare la squadra a crescere dal punto di vista del gioco. Il gruppo è ormai quasi al completo e lunedì si incontra l’Atletico Grottaferrata in un derby che ha ormai il gusto della “classica”. Sarà una partita difficile, ma questa Lucky è abbastanza folle da riservare qualsiasi sorpresa! Ci vediamo lunedì 19.

mercoledì 7 dicembre 2011

4 pippi

Altri 4 pippi. La Lucky esce strapazzata dalla trasferta in casa della Roma Fc.Con 5 gol segnati e 25 subiti la Lucky è penultima, peggio di noi solo la Roma Ferox. Eppure a metà settembre sembrava che la storica squadra dei Castelli avesse cessato di essere, stremata dalle vicissitudini che l’hanno accompagnata durante l’estate. Esserci è stata dunque la prima vittoria. In poco meno di 2 mesi la Lucky ha ricreato pressoché dal nulla una rosa di 25 tesserati ringiovanendo notevolmente la media squadra. Da qui il secondo obbiettivo, rendere la rosa di nomi un gruppo affiatato, ricostruire una squadra competitiva facendo scoccare la scintilla dell’amicizia che da sempre contraddistingue l’attività della nostra associazione sportiva. Anche qui, bisogna dire, si stanno facendo passi da gigante. Ora manca solo una continuità di risultati positivi in campo, perché è bello tutto, ma in una competizione l’obbiettivo è vincere, o quantomeno raggiungere la migliore prestazione di cui si è capaci. È questo che ancora manca al nuovo gruppo Lucky, non già la vittoria, ma la migliore prestazione possibile. È il momento di dimostrare a tutti, noi stessi per primi, che possiamo ancora crescere. Il nuovo progetto Lucky sta muovendo i primi passi, qualche capitombolo è incidente di norma, è anzi motivo di crescita. Nonostante gli scarsi risultati positivi quindi, voglio ringraziare quanti, essendoci, hanno permesso alla Lucky di essere ancora, donando la speranza di un nuovo corso pieno di soddisfazioni umane e sportive. Buon allenamento

martedì 1 novembre 2011

Torna il calcio giocato. In campo per il campionato Acli

La Lucky torna in campo. Dopo i tanti problemi che hanno contraddistinto questi ultimi mesi, non ultimo la carenza di organico che non ha permesso di disputare la prima di campionato Acli, la Lucky Junior esordisce in casa contro Amatori Aprilia con uno 0 a 0 che ha il sapore della speranza. Bella prestazione dei 12 ragazzi giallo-blu al Petricone di Castelgandolfo. La Lucky si è trovata a esordire dopo solo mezzo allenamento ma la grinta e l'abnegazione di tutti anno reso possibile il primo punto. Durissimi in fase difensiva ora c'è da lavorare sull'attacco, ma viste le potenzialità espresse dal gruppo, a breve, vedremo sicuramente una Lucky di livello.

venerdì 23 settembre 2011

Non se svenne si nun va!

La Lucky non si iscrive al campionato Figc. Nonostante gli sforzi l’attuale dirigenza ha deciso di congelare la posizione della Lucky donandogli un anno sabatico dal campionato di terza categoria. Nonostante gli sforzi di coloro che hanno dimostrato fedeltà al progetto, dirigenti e giocatori che non finirò mai di ringraziare per il loro impegno, a poco meno di un mese dall’inizio del campionato il gruppo è troppo esiguo per affrontare un intero anno di partite. Il gruppo rimasto fedele però non si sfalda e rimarrà a lavorare per il campionato 2012/13. Sono in cantiere anche delle iniziative che al momento è prematuro esporre. Questo è solo il momento di ringraziare con sincero affetto chi non si è voluto arrendere. Primo fra tutti il vicepresidente Guido Pescatori la cui lealtà mi ha commosso. Guido ha dimostrato indipendenza e ostinazione e il progetto Lucky continuerà anche per lui. Ancora ringrazio Vincenzo, Raffaele, Fabrizio, Roberto, Riccardo e tutti coloro che ci hanno voluto credere, la Lucky si ferma per ripartire da loro. Rimane il rammarico per come sono andate le cose. Diciotto giocatori trasferiti alla Nuova Castelli Romani sono tanti ma la Lucky troverà la forza per uscire anche da questo vicolo cieco.

martedì 5 luglio 2011

Lombardi: «Lascio per vincere. E porto con me la Lucky nel cuore»

Spadini dice addio. «Scelta dolorosa. Grazie a Fortini»

«Mi dispiace per come è finita, ma dovevo prendere una decisione e l'ho presa. E' stata una scelta dolorosa, ma ho dovuto farla. Ringrazio Marco Fortini, perchè mi ha dato la possibilità di giocare questi sette anni».
Luca Lombardi dice addio. Per molti, presidente su tutti, è stato pedina fondamentale e insostituibile della Lucky Junior dal primo giorno - quando la squadra si affacciava sui campi da gioco per la prima volta - fino al momento della rottura. Adesso che tutto è cambiato, cha la realtà impone decisioni non facili da fare, per Spadini la vita calcistica non sarà più tinta di gialloblu. «Ma resto il primo tifoso della Lucky Junior, e qeui colori li porto nel cuore».
Come mai la decisione di lasciare la Lucky per andare alla Nuova Castelli Romani?
«Per due motivi. In primo luogo per il gruppo. Il mio interesse è per il gruppo e per il mister, cui sono molto legato, e trasferendosi ho sentito di seguirli. Il secondo motivo è il progetto. Per dirla con una metafora, se devo salire dieci gradini per arrivare in cima a una rampa di scale, una volta giunto al settimo gradino posso decidere o di restarci o di adoperarmi per salire i gradini mancanti. Ma se devo ritrovarmi a scendere e quindi a tornare indietro non ha senso».
Hai sposato quindi un progetto diverso da quello di Fortini?
«Davide di Giorgio e Luca Capri sono due persone serie, e il loro è un progetto serio e vincente».
Stai dicendo che il progetto di Fortini non è nè serio nè vincente?
«Non ho detto questo. Ho solo l'impressione è che con il progetto di Fortini si potrebbe tornare ai primi anni della Lucky Junior. E questo non andrebbe bene, perchè quando ci metti tanto impegno poi è anche giusto pretendere risultati. Con la Nuova Castelli Romani l'obiettivo è vincere il campionato, senza passare per i playoff».
A proposito di risultati: in questi due anni Buono ha lamentato carenze di serietà. La mia impressione è che ci sia stato un problema di comunicazione, nel senso che forse non si è riusciti a dirsi tutto chiaramente. E' solo una mia impressione o il problema c'è stato?
«Da parte del gruppo e dell'allenatore quest'anno ci sono state la massima serietà e la massima chiarezza. Inoltre c'è sempre stato per i ruoli. Lo stesso vale anche per la dirigenza».
Anche per Fortini?
«Fortini spesso è mancato, avendo anche i suoi buoni motivi».
Hai detto di aver sposato un altro progetto. Viene da chiederti: ma Fortini ci credeva alla seconda categoria?
«Si, anche lui ci credeva».
Che è successo, allora? Quest'anno per la prima volta ci siete andati vicini. In genere quando si ottengono risultati importanti come questo si dice "squadra vincente non si cambia". Qui invece si cambia la società...
«Il rammarico è questo. Dispiace, e ripeto: ringrazio Marco per la possibilità che mi ha dato di giocare e vivere questi anni. Per questo gli resto riconoscente. Ci tengo inoltre a salutare a quanti restano - in particolare Guido Pescatori - e quanti nel frattempo non ci sono più ma con cui ho condiviso momenti sportivi comunque importanti».
Quanto ti ha aiutato a crescere la Lucky Junior in questi anni? All'inizio si diceva di te che eri il cattivo e il provocatore della squadra...
«La Lucky Junior mi ha aiutato tanto. All'inizio ero una sorta di Cassano, poi col passare del tempo sono cambiato, come persona e come calciatore».
Se dovessi segnare alla Lucky Junior esulterai?
«No»
Una volta, in un'altra intervista, mi confidasti di voler essere protagonista in seconda categoria. Oggi più che mai?
«Assolutamente sì. E' anche per questo che ho preso la decisione che ho preso».
In bocca al lupo. (Bonimba)

domenica 5 giugno 2011

Nove anni di Lucky


Era tra fine maggio e inizio giugno, due ragazzi poco più che ventenni varcavano la soglia della Lega Nazionale Dilettanti. La sede non era quell’enorme palazzone di vetro su via Tiburtina, ma un vecchio palazzo su una traversa della stessa via, proprio affianco a una fabbrica di uova di pasqua. Correva l’anno 2002, nasceva il progetto Lucky Junior.
Ricordo come fosse oggi quel giorno, il momento in cui col Rocchiciano ci guardavamo intorno senza sapere se fosse il posto giusto, gli sguardi perplessi degli impiegati mentre ponevamo la semplice domanda: ”Come si iscrive una squadra in terza categoria?”. Non arrivavamo neanche a undici e la metà di noi non aveva mai messo piede in una partita ufficiale, quanto al campo dove ci saremmo allenati, non ne avevamo la minima idea.
Riguardo a quei momenti oggi, a quei due ventenni, e mi sorprende sul viso la stessa espressione degli impiegati che li guardavano nove anni fa. Come fu che ci ritrovammo a compilare le liste di gara all’esordio della prima partita di campionato ha il sapore del miracolo. Per un ateo come me l’unica spiegazione è che il miracolo lo fece un gruppo di ragazzi incoscienti, entusiasti, motivati. Come fu poi che le domeniche di liste di gara durarono nove anni, allora, è storia ancor più lunga, fatta di centinaia di persone, uomini di sport e non, aspiranti professionisti calciatori e nostalgici di un calcio che non c’è più. Una storia fatta di emozioni, amarezza, orgoglio, gioia, lacrime e risate, rimpianti e speranze.
Alle soglie del decennale la Lucky Junior è un gigante steso, stremato da nove anni di brandelli d’anime che gli hanno lasciato un barlume di vita. La Lucky Junior il prossimo anno compirà i primi 10 anni di vita, festeggiata dal coordinamento di associazioni che da essa hanno avuto vita. Ma perché questa festa sia significativa c’è bisogno di tutte le persone di buona volontà, non di quelle che, per capirci, aspettano i miracoli di un Dio, ma di quelle che credono nei miracoli costruiti dagli uomini.
Il gigante dorme, insieme lavoreremo al suo risveglio.

sabato 4 giugno 2011

Da parte di Cesare Bianchi

Nel ringraziare tutta la Lucky Junior per questo
lustro vissuto così intensamente mi sento in dovere
di comunicare che non ce la faccio ad accettare
l'incarico di presidente per la stagione del decennale.
Il mio SPIRITO-LUCKY non è morto però.
Si tratta di un patrimonio emotivo innestato ormai nel
mio DNA: grazie a tutti Voi nessuno escluso.
Pertanto tra una anno potrei tornare in
giacca e cravatta goalloblù piuttosto che in tuta o
perché no con gli scarpini da calciatore.
Chi può dirlo...
Arrivederci e in bocca al lupo di cuore.

mercoledì 1 giugno 2011

Dimissioni e decennale!


Questo è il periodo dei bilanci e dei nuovi progetti, in vista del decennale della Lucky Junior si è riunito ieri il direttivo d’associazione. Comincio col dirvi che queste sono le mie ultime parole scritte come presidente ordinario della Lucky Junior. Poco prima del termine della riunione ho rassegnato le mie dimissioni auspicando che Cesare Bianchi prendesse le redini di questi colori che ci sono così cari. Sono dimissioni dolorose, come tutti potete immaginare, dolorose, sofferte e dovute. Dovute alle persone che hanno creduto e credono nel progetto Lucky Junior, dovute al progetto stesso che della democrazia ha fatto un valore portante della Lucky, e dovute a me stesso per dimostrare e dimostrarmi che il progetto Lucky Junior viene sopra a tutto e sopra a tutte le persone che ci credono, e quindi anche sopra a Marco che l’ha fondata e cresciuta per 9 anni. Non sarebbe la Lucky se non fosse così, e dato che la Lucky è una mia creatura rimarrò a disposizione nella dirigenza. Nella riunione di ieri mi è stata accordata la nomina di presidente onorario con delega di firma alle attività associative. Questo è bastato al più dei dirigenti per rimanere a lavorare al progetto Lucky Junior e al suo decennale. Non è bastato purtroppo a Luca e Davide che hanno rassegnato le dimissioni dalla dirigenza. Loro avrebbero voluto che tentassi di ricucire a livello personale con l’ex allenatore Buono. Fatto sta che la dirigenza rimasta è la maggioranza, unita e compatta come non mai; che ci aspetta l’anno del decennale; che fervono già i primi preparativi per il prossimo campionato. Io rimango in gioco, uno fra tanti come sempre, a disposizione della Lucky, mi auguro che chi tiene alla Lucky Junior, davvero, faccia altrettanto.
Un grazie a tutti quelli che hanno creduto in me e nella Lucky Junior per tanti anni e i miei più sinceri auguri e tutto il mio affetto al nuovo presidente della Lucky Junior, Cesare Bianchi. Ci vediamo alla cena.
Marco

sabato 28 maggio 2011

Buono: «Due anni fantastici grazie ai ragazzi». «Fortini il problema della Lucky»

L'allenatore del campionato dei record parla da ex al termine della stagione. Elogio per i giocatori («seri e impagabili»), critica per il dirigente. «Non permette di raggiungere traguardi alla portata della squadra»

Albano Laziale, 28 mag.- «Sono stato fortunato a lavorare con persone così serie, giocatori impagabili. Grazie a tutti ragazzi. Un altro anno e non vi tiene nessuno, ed è giusto che sia così». Giovanni Buono parla da ex-allenatore, al termine di un anno unico e straordinario per gioco, intensità e risultati. Lascia la squadra con la consapevolezza di aver fatto compiere alla Lucky Junior quel salto tanto atteso da tutti. Tranne uno.
Mister, cominciamo dalla fine, e cioè dai play-off. Per la prima volta risultato centrato, ma eliminazione al primo turno. Un bilancio di questa stagione?
«Positivo».
All'inizio, Lei compreso, si diceva che quest'anno si sarebbe vinto. Così non è stato, però. Come mai?
«E' mancata la necessaria e dovuta stabilità che doveva essere garantita dal "vertice societario"».
A chi si riferisce?
«Marco Fortini».
Anche alla luce di alcune sue dichiarazioni viene da chiedersi: ma Fortini credeva nella promozione, la voleva, era effettivamente convinto di voler sposare progetto e di volere questo obiettivo?
«Una persona instabile mentalmente non è in grado nè di intendere nè di volere».
I problemi della Lucky Junior, a sentire Lei e visti i risultati ottenuti sul campo, non sembrano essere di organico o di squadra. La Lucky deve quindi essere rifondata a livello societario?
«Senza dubbio l'arroganza e la presunzione dell'attuale presidente allo stato attuale non permettono le necessarie tranquillità e serietà - e sottolineo serietà - perchè la Lucky Junior possa ambire a traguardi importanti che pure l'attuale rosa di giocatori permetterebbe di raggiungere. Anche se non sono più l'allenatore auspico che tali problemi vengano risolti, perchè nonostante tutto resto affezionato a questi colori».
C'è quindi il rischio che questa appena conclusa sia una stagione a sè stante e che dal prossimo anno la Lucky non solo non torni ai play-off ma addirittura torni agli ultimi posti in classifica?
«Assolutamente no! Anzi. Un anno in più d'esperienza per una squadra sì fatta non può che portare ad una ulteriore consapevolezza delle proprie forze. Il problema non è la squadra, ma il presidente».
Il presidente è un problema solo per Buono o anche per i giocatori?
«Una squadra che fa risultati come quelli fatti quest'anno non credo abbia problemi con l'allenatore...».
A proposito di risultati: io scrissi un articolo, per il quale peraltro mi presi i suoi accidenti, dove sottolineavo che la squadra subiva troppi gol...
«Sì, quello è vero».
Come e quanto ha inciso ciò? In difesa si poteva fare di meglio? E ancora: il reparto difensivo ha rappresentato un problema per il cammino della Lucky?
«Visti i risultati direi di no. Partiamo proprio da questi risultati storici: la Lucky Junior è una società che 10 anni, è una squadra che mantiene lo spirito goliardico e di amicizia, che lavora bene per due anni. Dopo un quintultimo posto viene chiesto di fare 30 punti, che vengono ottenuti all'ultima giornata contro la seconda in classifica a due punti dalla prima; e l'anno successivo viene fatto quasi il doppio dei punti e si arriva a disputare i play-off. Questa è una squadra che ha solo bisogno di crescere. Poi quello che si è creato attorno alla squadra è solo la pubblicità di un cretino».
Si riferisce sempre al presidente?
«Quando si parla del presidente va detto che il presidente di una squadra di calcio entra dopo mesi e mesi nello spogliatoio alla fine della partita di ritorno dei play-off come uno dei tanti. Perchè per un anno è stato uno dei tanti, quando avrebbe dovuto essere parte del tutto. Ha avuto la possibilità di riacquistare credibilità, ma nello spogliatoio non ha detto una parola».
Mister, lei continua a pensare che la promozione fosse possibile?
«Certo. Altrimenti non avrei allenato, ma avrei fatto altro». (Bonimba)

venerdì 27 maggio 2011

Buono verso le dimissioni

Nessuna conferma dalle parti interessate, ma sembra imminente l'addio del tecnico.

Roma, 27 mag. - Giovanni Buono verso le dimissioni. Il tecnico, da quanto si apprende, sarebbe infatti in procinto di lasciare la squadra dopo l'eliminazione patita con il Real Talenti al primo turno dei play-off. Dal diretto interessato nessuna conferma, dalla società per il momento riserbo assoluto, ma sembra che il divorzio tra il coach e la squadra sia ormai prossimo.
La promozione in seconda categoria era per Buono l'obiettivo dichiarato sin da inizio stagione, obiettivo però mancato per l'eliminazione al primo turno dei play-off. Il tecnico, vicino a lasciare l'incarico, ha portato la Lucky Junior a giocarsi la promozioni per la prima volta nella storia del giovane club. (Bonimba)

giovedì 26 maggio 2011

Play-off amari, Lucky fuori al primo turno

Il Real Talenti supera con un sonoro 4-0 la squadra di Buono, che dice addio ai sogni promozione.

Roma, 26 mag. - Il risveglio è di quelli traumatici: 4-0 e play-off già finiti. Al primo turno si spengono dunque i sogni di promozione cullati dalla Lucky Junior. E pensare che con il Real Talenti all'andata era finita 0-0, in perfetto equilibrio e con il vantaggio di non aver preso gol in casa. Il retour match racconta invece un'altra storia, e sul più bello tutto finisce: con uno 0-4 forse ingeneroso per un epilogo che pure poteva starci ma che è diventato improvvisamete e inaspettatamente più doloroso. Qualcuno sostiene che «alla fine i ragazzi hanno mollato». Ammesso che ciò sia vero, sarebbe comunque il caso di dire a questi ragazzi quantomeno grazie per quanto fatto. Sarà contento Fortini, che adesso non avrà più il problema dei costi della seconda divisione, ma il presidente sarà forse meno contento dato che adesso non ha più scuse per esonerare Buono. Buono che, visti i risultati, potrebbe e forse dovrebbe restare, visto che per la prima volta nella giovane storia di questa Luvky Junior ha saputo arrivare ai play-off, là dove cioè i gialloblu mai si erano neppure avvicinati. Certo è che quello appena concluso resta comunque un'annata da incorniciare, e da dove ripartire per portare a compimento un percorso che ci si augura sia appena iniziato. (Bonimba)

lunedì 28 marzo 2011

Fortini: «Buono non è più l'allenatore»

Il presidente "si lascia scappare" una dichiarazione sul futuro del coach, impegnato a trainare la squadra nelle zone alte della classifica. Parole che rischiano di ripercuotersi anche sul presente dei giallo-blu, che intanto collezionano la seconda goleada di fila (1-5 al Rocca di Cave).

Roma, 28 mar - «Buono non è più l'allenatore». Poche parole, ma molto chiare, quelle pronunciate da Marco Fortini. Un'uscita poco felice, poichè rischia di ripercuotersi su tutto l'ambiente, ma una dichiarazione fortemente voluta. Il presidente della Lucky Junior davanti alla stampa si lascia scappare (davvero per caso?) questa frase, salvo poi prima chiedere di far finta di non aver sentito, quindi addirittura precisare: «In seconda categoria serve un allenatore con il patentino», che Giovanni Buono allo stato attuale non ha. Dalle parole di Fortini trapela dunque la voglia di approdare in seconda divisione, ma certo dichiarazioni di questo calibro si riservano a stagione finita, non certo nel momento più caldo della stagione. Invece Fortini decide di dire poche cose, ma ben chiare: oltre a "l'esonero" di Buono, Fortini conferma che «Pier Paolo Tazza è vicepresidente» della Lucky Junior, e addirittura arriva ad ipotizzare un avvicendamento al vertice, con «Guido Pescatori presidente». Idee, anticipazioni di progetti o voglie di scuotere - ma in negativo - l'ambiente? Che tra attuale allenatore e attuale presidente i rapporti siano ai minimi termini è fatto ormai noto, e non sembra casuale il riferimento a Tazza («Certe cose non diciamole neanche per scherzo» ha avuto modo di dire recentemente Buono a chi gli chiedeva commenti su Tazza vicepresidente), con Fortini che addirittura riconosce pubblicamente che «Tazza non è l'unica cosa che mi rimprovera» Buono. messaggi a distanza recapitati a mezzo stampa, quelli di Fortini, per un vizio tutto della Lucky Junior che si credeva ormai superato e corretto: già in passato i problemi non venivano affrontati nello spogliatoio, i giocatori (ma anche dirigenti) non parlavano tra loro salvo esternare malumori e incomprensioni. Oggi la storia sembra ripetersi, e la cosa siamo certi a Buono non farà piacere. Lavorare in questo clima non è facile, soprattutto quando - finalmente - si deve portare una squadra a lottare per l'alta classifica.
La Lucky, a proposito di classifica, rifila 5 gol al Rocca di Cave ultima del girone (1-5) per la secondo goleada consecutiva, mantenendosi saldamente in zona play-off e con lo scontro diretto con la Praeneste sempre più alle porte. Buono dovrà sapere essere impermeabile a certe condotte societarie, che però bisogna capire come verranno metabolizzare nello spogliatoio. Intanto la Lucky si gode i suoi 37 punti, le sue undici vittorie e il secondo attacco del campionato (51 gol fatti, solo il Lanuvio Campoleone ha fatto meglio). Numeri importanti, conditi da una lusinghiera classifica. «Quest'anno stiamo andando bene, siamo sesti», si lascia scappare Fortini. Ignorando che in realtà la sua squadra è quinta.

giovedì 24 marzo 2011

Lucky, sognare si può. Soprattutto quest'anno

Si evolve il gioco, arrivano i risultati, c'è continuità, si sta - meritatamente - nella zona play-off: per i giallo-blù il salto di qualità c'è eccome.

di Emiliano Biaggio


Roma, 24 mar. 2011 - Sei a zero come non si vedeva da tempo, o come forse - non lo ricordiamo, perdonateci - ancora proprio non si era mai visto. La Lucky Junior rifila una goleada al Macere a suggello di una stagione fin qui senza eguali, che vede il rilancio in grande stile dei giallo-blù. Sembrano lontani i tempi in cui questi risultati si subivano (solo l'anno scorso ci fu un cocente 1-7 subito dalla Luiss), adesso invece ci si trova - finalmente - a guardare tutto da un altro punto di vista. Merito di un grande collettivo, di una squadra ben assemblata e costruita - finalmente - per poter competere per obiettivi importanti. Lo dicono i numeri, lo dicono i risultati, lo dice la classifica: la Lucky Junior oggi è quinta, in piena zona play-off e salda nel gruppo di testa (l'ottava, la prima esclusa dalla corsa promozione, ha 10 punti di ritardo). Mai così in alto a questo punto della stagione, mai protagonista di una simile stagione. E se non ci fossero due squadre con giocatori provenienti da serie superiori, forse i giallo-blu sarebbero lì a rendere ancor più avvincente questo campionato. Mister Buono e i suoi possono finalmente prendersi rivincite e godere di grandi di soddisfazioni: ben'inteso, non è stato vinto ancora nulla, ma la Lucky c'è. Classifica e risultati dicono questo. E un calendario benevolo (le prossime tre partite le gioca con squadre che finora hanno vinto molto poco, tra cui l'ultima di graduatoria) può contribuire a rendere ancor più maiuscola questa stagione. La Lucky ha la possibilità di certificare la propria crescita nelle partite rimanenti, stabilendo record di punti e anche di piazzamento. Oltre che giocarsi la coppa Provincia di Roma e la possibilità di promozione. Sognare non è mai proibito, quest'anno meno che mai.

domenica 6 febbraio 2011

Tazza Day



E'un fatto che chi abbandona il calcio giocato della Lucky Junior sfondi in qualcos'altro:
Cecio è diventato campione nazionale di pugilato
Zanecchia ha una pizzeria a Piramide
Buono finirà ad allenare il Real Madrid
Tazza... beh, Tazza rimane Tazza...